Sydney Football Stadium

Sydney Football Stadium
  • Aussie Stadium (2002-07)
  • Allianz Stadium (2012-18)
Vista dall'alto dello stadio
Informazioni generali
StatoAustralia (bandiera) Australia
UbicazioneMoore Park Road, Paddington, Sydney NSW 2021
Inizio lavori1986
Inaugurazione24 gennaio 1988
Chiusura5 ottobre 2018
Demolizione10 marzo 2019
Costo68000000 AUD
ProprietarioGoverno del Nuovo Galles del Sud
GestoreSydney Cricket Ground Trust
ProgettoPhilip Cox
Informazioni tecniche
Posti a sedere45 500
CoperturaCompleta
Mat. del terrenotappeto erboso
Dim. del terreno105 × 68 m
Uso e beneficiari
CalcioSydney FC (2005-2018)
Rugby a 13
Rugby a 15Waratahs (2016-2018)
Mappa di localizzazione
Map

Sydney Football Stadium fu un impianto sportivo multifunzione australiano di Sydney, capitale del Nuovo Galles del Sud. Costruito tra il 1986 e il 1988, fu per trent'anni utilizzato per gare di calcio, rugby a 13 e rugby a 15, anche se per via della sua capacità di poco più di 40000 posti, dal 2000 fu soppiantato a livello internazionale dallo Stadium Australia, capiente il doppio.

Durante i ventisettesimi giochi olimpici del 2000 fu uno degli impianti ausiliari della manifestazione, del cui torneo di calcio maschile e femminile ospitò numerose gare, inclusa la finale del torneo delle donne.

Fu anche utilizzato durante la Coppa del Mondo di rugby 2003, rendendo Sydney l'unica città ad accogliere il torneo con due stadi.

Nel 2017 fu decisa la costruzione di un nuovo impianto sullo stesso sito per via dei rischi di sicurezza cui gli spettatori erano sottoposti in caso di evacuazione improvvisa; lo stadio chiuse quindi nel 2018 e fu demolito l'anno successivo.

Tra il 2002 e il 2007 fu noto come Aussie Stadium dal nome di Aussie Home Loans, banca di credito immobiliare, e dal 2012 fino alla sua chiusura nel 2018 come Allianz Stadium dopo accordo con il gruppo assicurativo-finanziario Allianz.

Alla data di chiusura, la capienza dell'impianto era di 45500 posti[1].

  1. ^ (EN) Allianz Stadium, su allianz.com, Allianz. URL consultato il 24 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 19 settembre 2020).