Taphrinomycotina | |
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Albero di pesco (Prunus persica) attaccato da Taphrina deformans | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Fungi |
Divisione | Ascomycota |
Sottodivisione | Taphrinomycotina |
Classi | |
Taphrinomycotina O.E. Erikss. & Winka[1] (citato anche come Taphrinomycetes[2]) è una sottodivisione degli Ascomycota definita grazie alla filogenesi molecolare [3][4][5]. Questa sottodivisione, basale rispetto agli altri ascomiceti[6], comprende infatti funghi ecologicamente e morfologicamente molto differenti, difficili da ricondurre allo stesso gruppo naturale sulla base dei soli caratteri tassonomici tradizionali[7]. Le specie della classe Archaeorhizomycetes sono definite esclusivamente su base genetica.
I caratteri comuni ai funghi appartenenti ai Taphrinomycotina sono: (1) stato sessuale di tipo ascosporico ma senza produzione di ife ascogene; (2) riproduzione asessuata per gemmazione o fissione; (3) assenza di un vero ascocarpo (presente nel solo genere Neolecta Speg.) o di strutture conidiogene; (4) stato vegetativo ifale o lievito-simile, con setti ifali privi di corpi di Woronin[7][8][9].
Tra le specie più importanti in relazione all'uomo ricordiamo Pneumocystis jirovecii Frenkel (prima nota come P. carinii P. Delanoë & Delanoë: responsabile della pneumocistosi) e quelle del genere Taphrina Fr. (parassite di una grande varietà di piante vascolari, tra cui diverse d'importanza agroalimentare).