Taurina | |
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Nome IUPAC | |
acido 2-amminoetanosolfonico | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C2H7NO3S |
Massa molecolare (u) | 125,15 g/mol |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 203-483-8 |
PubChem | 1123 e 4068592 |
DrugBank | DBDB01956 |
SMILES | C(CS(=O)(=O)O)N |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/cm3, in c.s.) | 1,734 (a −173,15 °C) |
Costante di dissociazione acida (pKa) a 298 K | 1,5; 9,1 |
Temperatura di fusione | 305 °C (578 K) |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico | |
attenzione | |
Frasi H | 315 - 319 - 335 |
Consigli P | 261 - 305+351+338 [1] |
La taurina (dal latino taurus, toro, dato che originariamente è stata isolata dalla bile del toro dagli scienziati tedeschi Friedrich Tiedemann e Leopold Gmelin)[2] o acido 2-amminoetanosolfonico, è una sostanza chimica acida abbondante in molti tessuti di diversi animali, uomo incluso. La taurina si trova anche in qualche specie batterica, in quantità più modeste, ma non nelle piante. È un'ammina con un gruppo funzionale acido solfonico. Sono stati identificati piccoli polipeptidi contenenti taurina, ma a oggi non è stata trovata nessuna amminoacil-tRNA sintetasi in grado di riconoscere specificamente la taurina e capace di incorporarla nel tRNA.[3]