Telomerasi | |
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Gene | |
HUGO | TERT |
Entrez | 7015 |
Locus | Chr. 5 p15.33 |
Proteina | |
OMIM | 187270 |
UniProt | O14746 |
PDB | 2B2A |
Enzima | |
Numero EC | 2.7.7.49 |
La telomerasi è una ribonucleoproteina, un enzima che aggiunge sequenze ripetitive di DNA non codificante, TTAGGG per tutti i vertebrati e altri organismi, al terminale 3' dei filamenti di DNA nelle regioni dei telomeri, che si trovano alle estremità dei cromosomi eucariotici, riallungando così i telomeri accorciati in modo da mantenere integri i cromosomi.
Si tratta di una vera e propria trascrittasi inversa (o DNA polimerasi RNA-dipendente, numero EC 2.7.7.49[1]), dal momento che utilizza frammenti di RNA, propri, come stampo per l'elongazione dei telomeri. L'esistenza di un meccanismo compensativo del processo d'accorciamento dei telomeri è stato previsto dal biologo sovietico Alekseï Matveïevitch Olovnikov[2][3][4][5] nel 1973 che ha anche suggerito l'ipotesi di invecchiamento dei telomeri e le connessioni tra telomeri e tumori. Grazie alla scoperta del processo della telomerasi, nel ciliato Tetrahymena[6], un tipico organismo modello, Elizabeth Blackburn, Carol W. Greider e Jack W. Szostak hanno vinto il Premio Nobel per la Medicina 2009.