Tennis | |
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Il Torneo di Wimbledon, il più antico e prestigioso torneo del Grande Slam | |
Federazione | Federazione Internazionale Tennis |
Inventato | 1859 a Birmingham, Inghilterra, Regno Unito |
Componenti di una squadra | Singolare e doppio |
Contatto | No |
Genere | Maschile e femminile in circuiti separati nel singolare, ma nei tornei principali si gareggia nel doppio misto |
Indoor/outdoor | Indoor e outdoor |
Campo di gioco | Campo da tennis |
Equipaggiamento |
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Olimpico | |
Campione mondiale | Italia in Coppa Davis 2023 e Canada in Billie Jean King Cup 2023 |
Campione olimpico | Novak Djokovic in singolare maschile e Zheng Qinwen in singolare femminile |
Il tennis è uno sport della racchetta che vede opporsi due o quattro giocatori in un campo da gioco diviso in due metà da una rete alta 0,914 m al centro e 1,07 m ai lati.
È considerato uno sport completo, tipicamente asimmetrico perché il braccio che impugna la racchetta viene usato più spesso dell'altro (più correttamente si dovrebbe utilizzare il termine "armonico/disarmonico" in quanto la "simmetria/asimmetria" è un concetto fisiologico preciso[1]) e richiede ottime capacità fisiche (coordinazione, velocità e resistenza sulla distanza) e mentali (tecnica nei colpi, tattica, visione di gioco, riflessi e intuito).
I giocatori utilizzano una racchetta da tennis, con lo scopo di colpire la palla. In passato le racchette avevano un telaio in legno, successivamente vennero usate leghe leggere, attualmente si ricorre alla grafite pura o mista a kevlar, fibra di vetro, tungsteno o basalto,[2] con una corda monofilamento o multifilamento[3] congiunta in diversi punti del telaio, in modo da formare una rete. Lo scopo del gioco è colpire la palla per far sì che l'avversario, posto nell'altra metà del campo da gioco, non possa ribatterla dopo il primo rimbalzo (l'obbligo del primo rimbalzo è solo in risposta alla palla messa in gioco dalla battuta dell'avversario, nelle altre fasi del gioco è consentito ribatterla anche al volo).
Si può considerare una disciplina atletica molto faticosa poiché, oltre alla forza fisica, alla precisione, alla destrezza, alla coordinazione e alla resistenza fondamentali a livello agonistico, sono necessari pure l'acume tattico e il fattore mentale. Gli infortuni sono da ascrivere a elevati carichi di lavoro (professionisti) e a scarsa tecnica di gioco (amatori).[4] Nel primo caso, alcuni saggisti ipotizzano un incremento del rischio di infortunio allorquando si passa, senza la necessaria gradualità, dalla terra rossa dei tornei europei all'erba dei tornei in preparazione a Wimbledon.[5][6][7]