Tetragramma biblico

Evoluzione del tetragramma dall'alfabeto fenicio, all'aramaico antico, all'attuale ebraico

Il tetragramma biblico è la sequenza delle quattro lettere (greco: tetragràmmaton; τέτρα-, «quattro» e γράμματα, «lettere»)[1] ebraiche che compongono il nome proprio di Dio (detto in lingua latina theonymum), Yahweh, utilizzato nella Bibbia ebraica, il Tanakh, o per i cristiani l'Antico Testamento, in cui «il nome ricorre più di seimilaottocento volte».[2]

L'esistenza di un teonimo in un contesto puramente monoteista è fonte di discussione.[Nota 1][Nota 2][Nota 3][3][4]

Le quattro lettere del tetragramma sono in ebraico יהוה? (yod, he, waw, he, da leggersi da destra a sinistra). La traslitterazione più comune è: YHWH.[5] Dato che nella lingua ebraica non si scrivono le vocali, il tetragramma biblico è costituito unicamente da consonanti. Fin dall'epoca persiana, per un'interpretazione restrittiva del secondo dei dieci comandamenti, gli Ebrei considerano il tetragramma come troppo sacro per essere pronunciato e perciò la corretta vocalizzazione (l'interpolazione di vocali alle consonanti) delle quattro lettere del tetragramma è andata col tempo perduta. L'Ebraismo, quindi, ritiene persa la corretta pronuncia del nome sacro.

Coloro che seguono le tradizioni ebraiche conservatrici non pronunciano יהוה‎, ad alta voce o in silenzio mentalmente, né lo leggono traslitterato in altre lingue. La Halakhah (Legge ebraica) prescrive che il nome sia pronunciato come Adonai (quest'ultimo è anch'esso considerato un nome sacro, da usarsi solamente durante le preghiere),[Nota 4] prescrivendo anche che per farvi riferimento si debba usare la forma impersonale haShem ("il Nome").[6] La parola è invece sostituita con altri termini divini, sia che si desideri invocare o fare riferimento al Dio di Israele. Un'altra forma sostitutiva ebraica comune, oltre alle già citate, è hakadosh baruch hu (“Il Santo Benedetto”).[7]

A partire dal XVI secolo è nata una ricerca approfondita e vasta su come ricostruire ipoteticamente la pronuncia del tetragramma. Basandosi sulle consonanti ebraiche, la pronuncia del tetragramma potrebbe essere vicino a Yahweh.[7] I Samaritani, infatti, affermano che la pronuncia sia iabe. Alcune fonti patristiche, tuttavia, forniscono prove per la pronuncia greca iaō.[7]

«Molti studiosi ritengono che il significato più appropriato possa essere "Egli porta all'esistenza ciò che esiste"»[8] Hans Küng osserva che quel nome è «una dichiarazione sulla volontà di Dio, secondo l'interpretazione oggi fornita dai principali esegeti dell'Antico Testamento […] che esprime la sua esistenza dinamica […]».[9] Il nome potrebbe anche derivare da un verbo che significa "divenire", "avvenire", "esistere" ed "essere".[5][10][11][12][13][14]

  1. ^ Online Etymology Dictionary, su etymonline.com.
  2. ^ Hans Küng, Dio esiste?, Roma, Fazi editore, 2012, p. 831, ISBN 978-88-6411-256-5.
  3. ^ G. Johannes Botterweck e Helmer Ringgren, Theological Dictionary of the Old Testament, Wm. B. Eerdmans Publishing, 1977, pp. 112–, ISBN 978-0-8028-2327-4.
  4. ^ Norbert Samuelson, Jewish Philosophy: An Historical Introduction, A&C Black, 2006, pp. 42–, ISBN 978-0-8264-9244-9.
  5. ^ a b Douglas A. Knight e Levine, Amy-Jill, The Meaning of the Bible: What the Jewish Scriptures and Christian Old Testament Can Teach Us, 1st ed., New York, HarperOne, 2011, pp. 142,, ISBN 0-06-209859-4.
  6. ^ Stanley S. Seidner, "HaShem: Uses through the Ages." Unpublished paper, Rabbinical Society Seminar, Los Angeles, CA, 1987.
  7. ^ a b c G Parke-Taylor, Yahweh: the divine name in the Bible, Wilfrid Laurier Univ. Press, 1975, pp. 79–, ISBN 978-0-88920-013-5.
  8. ^ Encyclopaedia Britannica: "Yahweh"
  9. ^ Hans Küng, Dio esiste? Risposta al problema di Dio nell'età moderna, pp.691,692, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1980, 2012.
  10. ^ Il nome divino nelle Scritture Ebraiche, su jw.org. URL consultato il 4 aprile 2019.
  11. ^ Máire Byrne, The Names of God in Judaism, Christianity, and Islam: A Basis for Interfaith Dialogue, Bloomsbury Publishing, 2011, pp. 18–, ISBN 978-1-4411-6341-7.
  12. ^ The New Schaff-Herzog Encyclopedia of Religious Knowledge, Vol. XII: "Yahweh"
  13. ^ Strong's H1961
  14. ^ G.H. Parke-Taylor, Yahweh: The Divine Name in the Bible, Wilfrid Laurier Univ. Press, 2006, pp. 57–62, ISBN 978-0-88920-652-6.


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