Tetraidrofurano | |
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Nome IUPAC | |
Ossolano | |
Abbreviazioni | |
THF | |
Nomi alternativi | |
Tetraidrofurano Ossido di tetrametilene Ossaciclopentano | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C4H8O |
Massa molecolare (u) | 72,11 |
Aspetto | liquido incolore |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 203-726-8 |
PubChem | 8028 |
SMILES | C1CCOC1 |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/cm3, in c.s.) | 0,89 |
Indice di rifrazione | 1,407 a 20 °C |
Solubilità in acqua | completamente solubile |
Temperatura di fusione | −108,5 °C (164,5 K) |
Temperatura di ebollizione | 65 °C (339 K) |
ΔebH0 (kJ·mol−1) | 5,7 |
Punto critico | T = 541 K (267.85 °C), P = 5,2 MPa[1] |
Tensione di vapore (Pa) a 293 K | 17300 |
Viscosità cinematica (m2/s a 25 °C °C) | 55[1] |
Proprietà termochimiche | |
ΔfH0 (kJ·mol−1) | −216,2 |
S0m(J·K−1mol−1) | 204,3 |
C0p,m(J·K−1mol−1) | 124 |
Indicazioni di sicurezza | |
Punto di fiamma | −21,5 °C (251,5 K) |
Limiti di esplosione | 1,5 - 12,4% vol. |
Temperatura di autoignizione | 231 °C (504 K) |
Simboli di rischio chimico | |
pericolo | |
Frasi H | 225 - 302 - 319 - 335 - 351 - EUH019 |
Consigli P | 210 - 280 - 301+312+330 - 305+351+338 - 370+378 - 403+235 [2] |
Il tetraidrofurano (nome tradizionale: ossolano[3]), noto anche come THF, è un etere ciclico ed è anche il prodotto di completa idrogenazione del furano. Il suo analogo a catena aperta è l'etere dietilico. Il suo omologo a sei termini è il tetraidropirano, l'analogo a quattro termini è l'ossetano. Un dietere ciclico ad esso accostabile come solvente è il diossano.
A temperatura ambiente è un liquido incolore dall'odore etereo un po' pungente [4], abbastanza volatile, facilmente infiammabile. La molecola è più polare (μ = 1,75 D) [5] dell'etere dietilico (μ = 1,15 D), ma il liquido ha scarsa costante dielettrica (εr = 7,4), comunque maggiore dell'etere (εr = 4,3).
È solubile in acqua in ogni proporzione, a differenza dell'etere dietilico. Il suo analogo solforato, il tetraidrotiofene, nonostante abbia momento dipolare maggiore (μ = 1,90 D) è invece praticamente insolubile in acqua. Come tutti gli eteri resiste benissimo agli ambienti anche fortemente basici mentre, in ambiente fortemente acido e a caldo, può sommare una molecola d'acqua con apertura d'anello a dare 1,4-butandiolo.
Ottenuto per idrogenazione catalitica del furano, trova principalmente impiego come solvente polare aprotico, spesso usato nella preparazione di reattivi di Grignard e la successiva condotta di reazione, nella preparazione di butillitio, fenillitio e simili e come mezzo di reazione per boroidruri e alluminioidruri di litio, e per le reazioni di idroborazione. Essendo una base di Lewis migliore dell'etere dietilico [6] e, come tale, un miglior complessante per ioni Li+ e Mg++, la sua presenza esalta la nucleofilia dei controioni (anioni) presenti R-, BH4-, AlH4-.
Esposto all'aria tende, col tempo, a formare perossidi che possono decomporsi anche violentemente, per questo viene inibito con butilidrossitoluene o conservato in bottiglie a tenuta d'aria su dell'idrossido di sodio.