The Bloody Beetroots

The Bloody Beetroots
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
GenereElectro[1][2]
Electronic Punk[1][2][3]
Periodo di attività musicale2006 – in attività
StrumentoSintetizzatore, chitarra, tastiera, basso, pianoforte, batteria, voce
EtichettaDim Mak Records, Coop, Pías, Universal Strategic, Ministry of Sound, Ksr, Ultra Records, Last Gang Records, Interscope/Geffen, Musical Freedom, Monstercat Uncaged
Album pubblicati3
Studio1
Live0
Raccolte1
Sito ufficiale

The Bloody Beetroots è un progetto musicale elettronico italiano fondato alla fine del 2006 da Sir Bob Cornelius Rifo e Tommy Tea.[4][5]

Nel 2010 si aggiunge (nella formazione Bloody Beetroots Death Crew 77) il batterista Jacopo Battaglia (con lo pseudonimo di Battle) e infine una serie di turnisti fra questi: Edward Grinch, Battle, Mad Harris (Enrico Matta, Subsonica), Jacopo Volpe (Salmo, Blanco, The Supreme). Durante le apparizioni pubbliche il progetto adotta una maschera, ispirata da una variante nera del costume di Spiderman (confusa spesso con quella di Venom).[6] Il progetto ha uno stile di difficile classificazione in quanto fonde pop, punk, electro, musica classica, rock e hip hop[7] ma viene solitamente ricondotto alla dance punk e all'electro house.[1][2]

Dall’abbandono di Tommy Tea nel 2013, The Bloody Beetrots si identifica ora esclusivamente con Sir Bob Cornelius Rifo.

Rifo sviluppa parallelamente il progetto sperimentale elettronico SBCR (2015) e RIFOKI (2009), una band punk hardcore con il dj/produttore americano Steve Aoki. Entrambi i progetti verranno pubblicati dalla Dim Mak Records (Los Angeles, California).

  1. ^ a b c (EN) L'elettronica che non ti aspetti: The Bloody Beetroots all'Estragon, su bologna.repubblica.it. URL consultato il 30 ottobre 2017.
  2. ^ a b c (EN) MTV ARTIST TO WATCH: THE BLOODY BEETROOTS, su mtv.com. URL consultato il 30 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2017).
  3. ^ (EN) Goa-Boa Festival: Bloody Beetroots all’Arena del Mare, su ilsecoloxix.it. URL consultato il 30 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2017).
  4. ^ The Bloody Beetroots, su barleyarts.com. URL consultato il 25 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2019).
  5. ^ Una notte con i Bloody Beetroots e il Rivolta si infiamma., su soundwall.it. URL consultato il 19 dicembre 2011.
  6. ^ "Ma è una leggenda che io mi sia ispirato a Venom, colori, tessuti e occhi non sono uguali." - http://www.vanityfair.it/show/musica/14/02/20/the-bloody-beetroots-intervista-foto-sanremo-2014
  7. ^ (EN) The bloody beetroots, su vogue.it. URL consultato il 30 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2017).