The Kinks

The Kinks
I Kinks a Parigi nel 1965. Da sinistra Pete Quaife, Dave Davies, Ray Davies e Mick Avory.
Paese d'origineRegno Unito (bandiera) Regno Unito
GenereRock and roll[1]
Hard rock[1]
Folk rock[2]
Periodo di attività musicale1963 – 1996
Album pubblicati61
Studio24
Live5
Raccolte32
Sito ufficiale

I Kinks sono stati un gruppo musicale rock inglese, formatosi a Londra nel 1963 e attivo fino al 1996; viene considerato uno dei più influenti gruppi della British invasion[1][3] e i membri sono stati inseriti nella Rock and Roll Hall of Fame nel 1990. La formazione originale era composta da Ray Davies (cantante e chitarrista), suo fratello Dave Davies (chitarrista), Mick Avory (batteria e percussioni) e Pete Quaife (basso); quest'ultimo fu sostituito temporaneamente nel 1966 da John Dalton e poi, definitivamente, nel 1969 sempre da Dalton.

Il gruppo, grazie a brani come You Really Got Me, All Day and All of the Night, Till the End of the Day o Where Have All the Good Times Gone, viene ritenuto precursore dei generi garage rock, hard-rock ed heavy metal.[4][5][6][7][8] In particolare il brano You Really Got Me pubblicato nell'agosto 1964 diede vita al concetto moderno di riff chitarristico ed ebbe vasta influenza anche su gruppi contemporanei come ad esempio The Who, il cui chitarrista, Pete Townshend, spiegherà poi che il brano I Can't Explain nacque per cercare di creare qualcosa ispirato al brano dei Kinks[9][10][11] e che My Generation nacque grazie all'influenza dei Kinks sul modo di suonare musica rock[5]. Ebbero grande influenza anche su molti gruppi successivi come Van Halen, Clash, Blur, Oasis e altri gruppi brit pop, genere di cui si possono considerare tra i principali ispiratori.[1][4][5]

Sono anche da annoverare fra gli ideatori del concept album.[4][5] Nel 1968 (circa un anno prima del celebre Tommy degli Who) pubblicarono una delle prime opere rock, The Kinks Are the Village Green Preservation Society, e pochi mesi dopo, Arthur (Or the Decline and Fall of the British Empire): tuttavia l'opera non venne mai rappresentata e per una serie di disguidi il disco uscì in ritardo, compromettendo il suo primato.[12] Lo stile di questi album, molto diverso dal garage degli esordi, era orientato verso il vaudeville, il music hall e il pop da camera, una mescolanza che influenzerà il glam rock del decennio successivo.[13] Davies si specializzò nel ritrarre con pungente ironia quadretti di vita quotidiana del suo paese, stigmatizzandone vizi e comportamenti e affrontando spesso argomenti tabù per l'epoca (la Lola della celeberrima canzone, ad esempio, era un travestito incontrato dal protagonista in un sordido locale di Soho "dove ti danno champagne che sembra coca cola").[12][13] Il gruppo, inoltre, spesso si presenterà molto critico nei confronti del governo inglese e della società, rendendo così i Kinks tra gli artisti più politicamente esposti del tempo.[14]

Negli anni settanta orienteranno la propria attività musicale e concertistica in funzione soprattutto del mercato americano.

Peter Quaife, sottoposto a dialisi renale da più di dieci anni, è morto il 23 giugno 2010. Ray Davies ha dedicato la sua performance del 27 giugno al festival di Glastonbury in suo onore, spiegando alla folla: «Io non sarei qui oggi se non fosse stato per lui»[15].

  1. ^ a b c d (EN) The Kinks, su AllMusic, All Media Network.
  2. ^ The Kinks One Man Show Live Stream, su rockerilla.com.
  3. ^ I Kinks, sporchi e cattivi, su Il Post, 21 giugno 2019. URL consultato l'8 maggio 2024.
  4. ^ a b c The History of Rock Music. Kinks: biography, discography, reviews, ratings, su www.scaruffi.com. URL consultato il 4 maggio 2024.
  5. ^ a b c d Kinks - biografia, recensioni, streaming, discografia, foto :, su OndaRock. URL consultato il 4 maggio 2024.
  6. ^ (EN) Eric James Abbey, Garage Rock and Its Roots: Musical Rebels and the Drive for Individuality, McFarland, 12 maggio 2015, ISBN 978-0-7864-5125-8. URL consultato il 4 maggio 2024.
  7. ^ (EN) Carey Fleiner, The Kinks: A Thoroughly English Phenomenon, Rowman & Littlefield, 1º marzo 2017, ISBN 978-1-4422-3542-7. URL consultato il 4 maggio 2024.
  8. ^ Blog | I Kinks, precursori del garage rock, hanno seminato molto più di quanto abbiano raccolto, su Il Fatto Quotidiano, 28 giugno 2020. URL consultato il 4 maggio 2024.
  9. ^ (EN) Songfacts, You Really Got Me by The Kinks - Songfacts, su songfacts.com. URL consultato l'8 marzo 2019.
  10. ^ Jovanovic 2014, p. 79.
  11. ^ The History of Rock Music. Who: biography, discography, reviews, links, su scaruffi.com. URL consultato l'8 marzo 2019.
  12. ^ a b Kinks, su ondarock.it.
  13. ^ a b Kinks, su scaruffi.com.
  14. ^ Riccardo Rubis Passoni, Road. Nick Drake, dall'Inghilterra alle stelle, Arcana, 2022, pp. 71. 111.
  15. ^ The Band | The Kinks Official Website Archiviato il 13 giugno 2017 in Internet Archive.