Thomas Ruggles Pynchon Jr. (IPA: [ˈpɪntʃɒn][1] o anche [ˈpɪntʃən][2]) (Glen Cove, 8 maggio 1937) è uno scrittore statunitense.
Riconosciuto quale uno dei massimi esponenti della letteratura postmoderna, con una vasta influenza sugli autori delle generazioni seguenti, si segnala non solo per la prosa labirintica e complessa, caratterizzata dall'amalgama dei più disparati generi e sottogeneri letterari e la continua intersecazione tra cultura alta e cultura bassa, ma anche per la categorica avversione ad apparire in qualità di personaggio pubblico: le sue poche foto disponibili risalgono tutte al periodo scolastico e al servizio nella marina militare e per questo suo atteggiamento schivo è stato spesso paragonato a J. D. Salinger.[senza fonte] La sua narrativa, etichettata di volta in volta con le categorie del massimalismo, dell'Avantpop e del realismo isterico, è oggetto di un vero e proprio culto da parte dei fan. Ogni anno Thomas Pynchon viene indicato come possibile candidato al Premio Nobel per la Letteratura, riconoscimento che puntualmente non riceve (un caso analogo a quello del collega Philip Roth).
Pynchon è anche apparso in alcuni filmati amatoriali, in una foto del 2019 che ritrae l'anziano scrittore in strada con il figlio Jackson[3] e forse in un cameo nel film del 2014 Vizio di forma, tratto dal suo omonimo romanzo (sebbene quest'ultima asserzione risulti alquanto controversa e probabilmente errata.[4][5][6]). Ha inoltre partecipato come doppiatore di sé stesso ad alcuni episodi della serie animata I Simpson. In realtà, come da lui detto, abita a New York senza nascondersi (come invece faceva Salinger), ma semplicemente non viene riconosciuto non essendo "personaggio pubblico".[7]
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