Thriller tecnologico

Il thriller tecnologico (in inglese techno-thriller) è un genere narrativo risultato della contaminazione di thriller, fantascienza e spionaggio (spesso militare). Nel thriller tecnologico l'avventura dei protagonisti si mescola ad attente spiegazioni scientifiche, a cui viene dato molto spazio e che servono alla trama per sviluppare l'azione in corso, in un livello di dettaglio paragonabile solo a quello della fantascienza. Il thriller tecnologico, tuttavia, è di norma ambientato nel presente (o al massimo in un futuro estremamente prossimo) e la tecnologia che descrive non è immaginaria, quanto piuttosto il frutto di uno sviluppo potenziale - spesso drammatico, a volte apocalittico - di una tecnologia già esistente. Si tratta tipicamente di tecnologia bellica, come armi biologiche.

Dal momento che il meccanismo narrativo è fornito da una scoperta scientifica o da una tecnologia innovativa descritta in termini precisi, il genere tende a sfumare nella fantascienza hard. Il termine "techno-thriller" è piuttosto da considerarsi una definizione commerciale per opere che sono rivolte a una platea più ampia di lettori rispetto a quella fantascientifica.

I padri del genere sono molti, ma tra essi va ricordato Craig Thomas, che nel 1977 scrisse Firefox, considerato il precursore del moderno techno-thriller militare.[1] Prima di esso ci fu Andromeda di Michael Crichton, del 1969, un romanzo in cui la spiegazione scientifica costituiva l'ossatura dell'intera storia, rendendo impossibile il racconto senza di essa. Di tutti i techno-thriller, Andromeda è universalmente riconosciuta la priorità temporale.[senza fonte]