Tour de France 1947 | |||||
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Il percorso. | |||||
Edizione | 34ª | ||||
Data | 25 giugno - 20 luglio | ||||
Partenza | Parigi | ||||
Arrivo | Parigi | ||||
Percorso | 4 640 km, 21 tappe | ||||
Tempo | 148h11'25" | ||||
Media | 31,412 km/h | ||||
Classifica finale | |||||
Primo | |||||
Secondo | |||||
Terzo | |||||
Classifiche minori | |||||
Montagna | Pierre Brambilla | ||||
Squadre | Italia | ||||
Cronologia | |||||
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Il Tour de France 1947, trentaquattresima edizione della Grande Boucle, si svolse in ventuno tappe tra il 25 giugno e il 20 luglio 1947, per un percorso totale di 4 640 km.
Fu vinto per la prima e unica volta dallo scalatore francese Jean Robic (all'unico podio della carriera conseguito al Tour).
Robic in questo Tour de France non indossò mai, in corsa, la maglia gialla di leader della classifica, in quanto diventò il vincitore della corsa soltanto grazie ad un attacco sferrato nell'ultima tappa; azione vincente che, poi, gli permise di indossare la maglia del primato nel momento e nel luogo più importante di tutta questa estenuante corsa a tappe di tre settimane: ossia dopo l'ultima tappa e sul gradino più alto del podio. Questa particolare situazione, indicatoria di un colpo di coda finale e conseguente ribaltone clamoroso nei primi posti della classifica generale, si sarebbe ripetuto in futuro soltanto nell'edizione del Tour de France del 1968, vinta a sorpresa nella cronometro finale dall'olandese Jan Janssen.
Dieci anni l'ultimo trionfo ad opera di Roger Lapébie (edizione 1937), questa fu la sedicesima edizione in cui si impose un corridore di casa.
Robic, tredicesimo corridore transalpino ad imporsi nella storia del Tour, terminò le proprie fatiche sulle strade francesi con il tempo di 148h11'25".
Al secondo posto della graduatoria generale si classificò il passista-scalatore francese Edouard Fachleitner (anch'egli all'unico podio della carriera nella Grande Boucle).
Lo scalatore italiano, che in futuro si naturalizzerà francese, Pierre Brambilla (anche per lui questo si trattò dell'unico podio della carriera raccolto al Tour), si piazzò al terzo posto della classifica generale dopo aver portato la maglia gialla di leader nell'ultima tappa, ma senza poterla portare sul gradino più alto del podio, essendogliela stata sfilata da Jean Robic. Nell'occasione Brambilla patì sia una crisi nel momento cruciale dell'ultima per lui fatale frazione, sia una letale coalizione dei ciclisti francesi. Per lui fu la fine di un sogno, dato che dopo questa infausta giornata non riuscì più a raccogliere risultati di un certo rilievo nei restanti scampoli di carriera ciclistica.