Transito (astronomia)

Transito di Venere davanti al Sole (8 giugno 2004)
Quo distent spatio sidera juncta docent (Col loro incontro gli astri ci fanno conoscere le distanze che li separano); disegno del lato recto della medaglia fatta coniare in occasione del transito di Venere sul disco del Sole nel 1874

In astronomia, il transito è l'occultazione (parziale o totale) di un corpo celeste dovuto a un secondo corpo che si interpone tra il primo e l'osservatore.

Esempi di transiti sono quelli dei pianeti davanti al Sole (per esempio, i transiti di Venere e di Mercurio) visti dalla Terra. Si definiscono transiti anche quelli di un satellite davanti al suo pianeta (per esempio, il transito dei satelliti di Giove); mentre i "transiti" della Luna di fronte al Sole, sono indicati più propriamente come eclissi di Sole. Se a essere nascoste dai pianeti o dagli asteroidi sono le stelle si ha una occultazione.

Il transito fornisce anche uno dei metodi per l'individuazione dei pianeti extrasolari.

Transito di Fobos davanti al Sole osservato su Marte da Opportunity

La periodicità del transito di un corpo davanti a un secondo dipende dalle caratteristiche orbitali (inclinazione, eccentricità e periodo di rivoluzione) dei due corpi celesti e da quelle del corpo su cui si trova l'osservatore.

A differenza delle eclissi, i transiti sono stati osservati solo in tempi storici relativamente recenti (in pratica a partire dall'invenzione del cannocchiale all'inizio del Seicento), rivelandosi estremamente utili per definire in modo accurato le parallassi, l'unità astronomica e le orbite dei vari corpi del Sistema solare.