Ultrarealisti | |
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Leader | Carlo, conte d'Artois Joseph de Villèle Jules de Polignac Jean-Claude Fabre de l'Aude Jean-Louis Gibert des Molières |
Stato | Francia |
Abbreviazione | Ultras |
Fondazione | 1797 |
Dissoluzione | 1830 |
Confluito in | Destra legittimista |
Ideologia | Conservatorismo[1][2] Legittimismo Reazionarismo Assolutismo Nazionalismo religioso Ultramontanismo[3][4][5] |
Collocazione | Estrema destra[6][7][8] |
Colori | blu di Francia bianco giallo oro verde |
Con il termine ultrarealisti (dal francese ultraroyalistes), correntemente chiamati ultras (da cui ultracisme, espressione a volte[9] usata per il movimento), si indicavano gli appartenenti monarchici conservatori. Costoro propugnavano il ripristino integrale della monarchia assoluta dei Borbone nel periodo della Restaurazione in Francia (1814-1830).[10]
Essi erano fortemente controrivoluzionari, sostenendo la tradizionale divisione gerarchica delle classi sociali, e pur non volendo ripristinare del tutto l'ancien régime, erano favorevoli al diritto divino dei re, contrari ad ogni forma di sovranità popolare, all'egualitarismo, al secolarismo e alla monarchia parlamentare, nonché ostili agli interessi della borghesia e alle sue tendenze liberali e democratiche. Sostenevano una forma di suffragio ristretto censitario, per poter utilizzare la struttura costituzionale francese ai fini politici e sociali che rappresentavano, principalmente gli interessi della casa reale, della nobiltà, della Chiesa cattolica, degli ex emigrati e dei proprietari terrieri.[11] Inoltre avevano il consenso degli abitanti delle zone rurali maggiormente monarchiche e tradizionaliste, come la Vandea.