Uomo del mio tempo

Il fungo nucleare causato da Fat Man, simbolo del progresso scientifico usato in modo barbaro, citato nella poesia

Uomo del mio tempo è una poesia di Salvatore Quasimodo, ultima lirica di Giorno dopo giorno (1946).[1]

La poesia è sviluppata sul tema secondo il quale l'uomo nel corso della storia abbia modificato solamente il modo di combattere, infatti ancora oggi combatte contro altri uomini, perciò sotto vari aspetti è ancora primitivo.

Al termine della Seconda Guerra Mondiale, ancora sconvolto dagli orrori a cui ha assistito, Salvatore Quasimodo lancia un appello perché un futuro di pace, di umana fratellanza possa prospettarsi alle giovani generazioni.

  1. ^ Uomo del mio tempo - Salvatore Quasimodo, su www.italialibri.net. URL consultato il 25 novembre 2023.