L'urbanesimo o inurbamento è quel processo che consiste nella migrazione di grandi masse di popolazioni dalle campagne alle città[1]. Da un punto di vista sociale, essa è riconducibile all'assunzione di uno stile di vita urbano da parte di masse contadine (urbanizzazione).
Il fenomeno dell'inurbamento ha caratterizzato diverse epoche dell'evoluzione dell'organizzazione (o disorganizzazione) della società ed è iniziato con l'affermarsi dei primi nuclei abitativi organizzati in città, tuttavia la sua forma più radicale si sviluppa dall'industrializzazione dell'Occidente nel XIX e XX secolo[1]. Seppure con modalità differenti, è in atto anche in epoca contemporanea.
L'evolversi, spesso incontrollato o incontrollabile, delle situazioni e dei movimenti di spostamento verso determinate aree urbane con intensificazione della densità abitativa e di insediamenti produttivi e commerciali ha prodotto, specialmente a partire dalla seconda metà del Novecento, agglomerati estesissimi che sono stati chiamati megalopoli, termine usato da J. Gottmann per la prima volta nel 1961 per indicare tale fenomeno[2].