Vanillina | |
---|---|
Nome IUPAC | |
4-idrossi-3-metossibenzaldeide | |
Nomi alternativi | |
vaniglina | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C8H8O3 |
Massa molecolare (u) | 152,15 |
Aspetto | solido cristallino bianco |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 204-465-2 |
PubChem | 1183 |
SMILES | COC1=C(C=CC(=C1)C=O)O |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/cm3, in c.s.) | 1,06 |
Solubilità in acqua | 10 g/l a 298 K |
Temperatura di fusione | 82 °C (355 K) |
Temperatura di ebollizione | 160 °C (433 K) (decomposizione) |
Indicazioni di sicurezza | |
Punto di fiamma | 153 °C (426 K) |
Simboli di rischio chimico | |
attenzione | |
Frasi H | 302 - 317 - 319 |
Consigli P | 280 - 305+351+338 [1] |
La vanillina (o vaniglina) è la molecola che conferisce alla vaniglia il suo tipico profumo.
Chimicamente è un'aldeide aromatica, precisamente è la 4-idrossi-3-metossibenzaldeide. A temperatura ambiente è un solido cristallino bianco (o giallo tenue se poco pura) dal caratteristico aroma di vaniglia; abbastanza solubile in acqua, si scioglie molto meglio in etanolo (500 g/l a 20 °C) e nei più comuni solventi organici.
La vanillina sintetica viene ora utilizzata più spesso dell'estratto di vaniglia naturale come aromatizzante in alimenti, bevande e prodotti farmaceutici.[2] I semi di vaniglia ne contengono una percentuale compresa tra l'1,5% ed il 4%. L'estratto di vaniglia naturale contiene una miscela di diverse centinaia di composti oltre alla vanillina.