Vescovo

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Stemma vescovile della Chiesa cattolica
Gerhard Ludwig Müller durante una celebrazione liturgica a Ratisbona. Si possono notare le insegne, tra cui la mitra, il bastone pastorale, l'anello e la croce pettorale

Il vescovo (o, più anticamente, episcopo[1]) è, in alcune chiese cristiane, il responsabile di una diocesi. È inoltre considerato un successore degli apostoli in tutte le Chiese che credono nell'episcopato storico (tra cui quella cattolica, quella ortodossa, e quella anglicana).

La parola vescovo viene dal greco antico ἐπίσκοπος?, epìskopos ("supervisore, sorvegliante").[2] Nell'antica Grecia questo termine veniva utilizzato per indicare uno scolarca, o direttore di un'accademia, poiché spesso aveva funzioni di sorveglianza.

I vescovi cattolici godono dell'appellativo di Eccellenza Reverendissima[3], mentre i patriarchi (cattolici di rito orientale e ortodossi) quello di beatitudine.

  1. ^ epìscopo, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  2. ^ véscovo, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 16 marzo 2022.
  3. ^ Istruzione Ut sive sollicite della Segreteria di Stato della Santa Sede
    (LA)

    «Pro Patribus Cardinalibus adhiberi poterit titulus «Eminentiae», pro Episcopis vero titulus «Excellentiae», quibus adiungi etiam fas erit adiectivum nomen «Reverendissimum».»

    (IT)

    «Ai Padri Cardinali potrà essere rivolto il titolo di «Eminenze», ai Vescovi il titolo di «Eccellenze», a cui sarà lecito anche aggiungere l'aggettivo di «Reverendissimo».»