Viaggio

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Statua dedicata al viaggiatore ad Oviedo, Spagna.
Roma, una delle città più visitate dai turisti.

Il viaggio (dal provenzale viatge, a sua volta derivante dal latino viatĭcum; quest'ultimo era la provvista necessaria per mettersi in viaggio[1]) è lo spostamento di una certa entità, che compiono persone, animali od oggetti da una località di partenza a un'altra distante. Il viaggio può essere locale, regionale, nazionale o internazionale.

Il viaggiare si può distinguere per i mezzi adoperati per la mobilità: mezzi di trasporto pubblici o privati (come automobili, motocicli, treni, aerei, navi, biciclette, ecc.), o anche a piedi. Un viaggio può includere anche soggiorni relativamente brevi tra i successivi spostamenti che lo compongono.

Il viaggio può essere inteso non solo in senso fisico, in un contesto spazio temporale, ma anche in senso metaforico come espressione di abbandono, ricerca interiore, desiderio. Vi sono molte opere che mettono in evidenza il viaggio inteso come ricerca interiore o desiderio (ad esempio nel libro La coscienza di Zeno di Italo Svevo emerge il viaggio del protagonista: la psicanalisi).

Il paradosso contemporaneo della libertà di viaggiare è rappresentato dal fatto che sia una prerogativa dei Paesi ricchi, mentre per i cittadini dei Paesi poveri, anche se provvisti di mezzi finanziari, la libertà di viaggiare è fortemente limitata dagli stessi Paesi ricchi.