Vincent van Gogh

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Vincent van Gogh, Autoritratto (Parigi, primavera 1887); olio su cartone, 42 × 33,7 cm, The Art Institute of Chicago
Firma di Vincent van Gogh

Vincent Willem van Gogh ([ˈʋɪnsɛnt ˈʋɪlɛm fɑn ˈɣɔx] ascolta; Zundert, 30 marzo 1853Auvers-sur-Oise, 29 luglio 1890) è stato un pittore olandese.

Fu autore di quasi novecento dipinti[1] e di più di mille disegni, senza contare i numerosi schizzi non portati a termine e i tanti appunti destinati probabilmente all'imitazione di disegni artistici di provenienza giapponese. Tanto geniale quanto incompreso se non addirittura disprezzato in vita, Van Gogh influenzò l'arte dei contemporanei e dei secoli a seguire, in particolare l'Espressionismo da Henri Matisse a Edvard Munch, a Ernst Ludwig Kirchner, Egon Schiele, Erich Heckel e Emil Nolde.[2]

Iniziò a disegnare da bambino e nonostante le critiche del padre, un pastore protestante che gli impartiva delle norme severe, continuò a interessarsi all'arte finché non decise di diventare un pittore vero e proprio. Iniziò a dipingere all'età di ventisette anni realizzando molte delle sue opere più note nel corso degli ultimi due anni di vita. I suoi soggetti consistevano in autoritratti, paesaggi, nature morte di fiori, dipinti con cipressi, rappresentazioni di campi di grano e girasoli. La sua formazione si deve all'esempio del realismo paesaggistico dei pittori di Barbizon e del messaggio etico e sociale di Jean-François Millet.[3]

Dopo diversi anni di sofferenze, patendo anche di frequenti disturbi mentali,[4][5][6] morì in circostanze misteriose a 37 anni, nel 1890.

La fama artistica delle sue opere verrà riconosciuta soltanto dopo la sua morte.

  1. ^ (EN) Van Gogh Gallery, su vangoghgallery.com. URL consultato il 1º febbraio 2016.
  2. ^ L'influenza di Vincent van Gogh nel mondo dell'arte, su nanopress.it. URL consultato il 27 marzo 2024.
  3. ^ Van Gogh, come Kierkegaard e Dostoevskij, s'interroga, pieno di angoscia, sul significato dell'esistenza. Sta dalla parte delle vittime, degli sfruttati nel lavoro e dei diseredati. L'arte, per lui, deve essere un agente di trasformazione della società. La sua pittura si caratterizza "per l'accostamento stridente dei colori, per l'andamento spezzato dei contorni, per il ritmo serrato delle pennellate, che fanno del quadro un contesto di segni animati da una vitalità febbrile, convulsa". Argan, pp. 157, 161.
  4. ^ Tralbaut, pp. 286-287.
  5. ^ Hulsker 1990, p. 390.
  6. ^ (EN) Vincent van Gogh expert doubts 'accidental death' theory, in The Daily Telegraph, 17 ottobre 2011. URL consultato l'8 febbraio 2012.