San Vincenzo Ferreri | |
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Il santo in un dipinto del pittore asturiano Juan Carreño de Miranda | |
Religioso domenicano | |
Nascita | Valencia, 23 gennaio 1350 |
Morte | Vannes, 5 aprile 1419 (69 anni) |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Canonizzazione | Roma, 3 giugno 1455 da papa Callisto III |
Ricorrenza | 5 aprile |
Attributi | Abito domenicano; fuoco in forma di globo, di stella o di fiamma sul capo o sulla mano; libro; tromba; colomba; un paio di ali; vasca battesimale. |
Patrono di | Regno delle Due Sicilie, costruttori di tetti, vignaioli, epilettici, terremotati, fulminati, predicatori e compatrono di Napoli |
Vincenzo Ferreri, in valenciano Vicent Ferrer[1] (Valencia, 23 gennaio 1350 – Vannes, 5 aprile 1419), è stato un religioso e predicatore apocalittico nativo del regno di Valencia, appartenente all'ordine dei Domenicani. Si adoperò in modo particolare per la composizione dello scisma d'Occidente, militando nel partito benedettista fino alla revoca dell'obbedienza al "papa Luna" da parte del re d'Aragona. Fu proclamato santo da papa Callisto III nel 1455.
«Le visionnaire du XIVe siècle, croyant interpréter les signes des temps pour anticiper le futur, est-il un marginal, fou et illuminé, persécuté pour ses idées, accusé pour son hétérodoxie et voué aux gémonies de l'Église et de la société? Au contraire, l'exemple catalan montre que, loin d'être des asociaux, nos prophètes ont été accueillis à la cour royale et adulés par la bourgeoisie montante; certains ont même occupé d'importantes charges ecclésiastiques; l'un d'entre eux a été canonisé.»
«Il visionario del XIV secolo, colui che crede di interpretare i segni dei tempi per anticipare il futuro, è forse un marginale, un folle ed esaltato, perseguitato per le sue idee, accusato per la sua eterodossia e destinato al ludibrio della Chiesa e della società? Tutto il contrario: l'esempio catalano mostra che, lungi dall'essere degli asociali, i profeti erano accolti alla corte reale e adulati dalla borghesia in ascesa; alcuni hanno persino occupato importanti cariche ecclesiastiche; uno di loro [Vicent Ferrer] è stato canonizzato.»