WikiLeaks sito web | |
---|---|
URL | wikileaks.org/ |
Tipo di sito | Archivio documentale online |
Lingua | Inglese |
Registrazione | privata |
Commerciale | No |
Creato da | Julian Assange |
Lancio | 4 ottobre 2006 |
Stato attuale | attivo |
Slogan | Freedom |
«Tre cose non possono essere nascoste a lungo: la Luna, il Sole e la Verità.»
WikiLeaks (dall'inglese leak «perdita», «fuga [di notizie]») è un'organizzazione internazionale senza scopo di lucro che riceve in modo anonimo, grazie a un contenitore protetto da un potente sistema di cifratura, documenti coperti da segreto (di Stato, militare, industriale, bancario) e in seguito li carica sul proprio sito web. WikiLeaks riceve, in genere, documenti di carattere governativo o aziendale da fonti coperte dall'anonimato e da whistleblower.[1] Il sito è stato fondato, tra gli altri, dall'attivista informatico Julian Assange, che ne è anche stato caporedattore fino al 2018, anno in cui gli è subentrato Kristinn Hrafnsson.
Il sito è curato da giornalisti, attivisti, scienziati, ma comunque i cittadini di ogni parte del mondo sono invitati a inviare materiale tenuto nascosto «che porti alla luce comportamenti non etici di governi e aziende». Gran parte dello staff del sito rimane anonimo, così come gli stessi fondatori del progetto.
L'obiettivo dell'organizzazione è di assicurare che gli informatori non vengano perseguiti per la diffusione di documenti riservati.[2] L'organizzazione dichiara di verificare l'autenticità del materiale prima di pubblicarlo e di preservare l'anonimato degli informatori e di tutti coloro che sono implicati nella "fuga di notizie".
Nonostante il prefisso nominativo, il progetto non è un wiki e non ha alcun legame con Wikimedia Foundation, l'organizzazione senza fini di lucro che possiede i server di Wikipedia. WikiLeaks, per scelta, non ha alcuna sede ufficiale. Infatti vuole essere «una versione irrintracciabile di Wikipedia che consenta la pubblicazione e l'analisi di massa di documentazione riservata». Lo scopo ultimo è quello della trasparenza da parte dei governi quale garanzia di giustizia, di etica e di una più forte democrazia.