Yugumo | |
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Pianta e profilo della classe | |
Descrizione generale | |
Tipo | Cacciatorpediniere |
Classe | Yugumo |
Proprietà | Marina imperiale giapponese |
Ordine | 1939 |
Cantiere | Maizuru |
Impostazione | 12 giugno 1940 |
Varo | 16 marzo 1941 |
Completamento | 5 dicembre 1941 |
Destino finale | Affondato il 6 ottobre 1943 durante la battaglia navale di Vella Lavella |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento | 2110 t A pieno carico: 2692 t |
Lunghezza | 119,17 m |
Larghezza | 10,82 m |
Pescaggio | 3,76 m |
Propulsione | 3 caldaie Kampon e 2 turbine a ingranaggi a vapore Kampon; 2 alberi motore con elica (52000 shp) |
Velocità | 35 nodi (66,5 km/h) |
Autonomia | 5000 miglia a 18 nodi (9260 chilometri a 34 km/h) |
Equipaggio | 228 |
Equipaggiamento | |
Sensori di bordo | Sonar Type 93 |
Armamento | |
Armamento |
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Note | |
Dati riferiti all'entrata in servizio, tratti da:[1][2][3] | |
Fonti citate nel corpo del testo | |
voci di cacciatorpediniere presenti su Wikipedia |
Lo Yugumo (夕雲?, Yūgumo, lett. "Nuvole vespertine")[4] è stato un cacciatorpediniere della Marina imperiale giapponese, prima ed eponima unità della stessa classe. Fu varato nel marzo 1941 dall'arsenale della marina a Maizuru.
Appartenente alla 10ª Divisione, entrò in linea nell'aprile 1942 e partecipò alla battaglia delle Midway (4-6 giugno), dopo la quale rimase a fianco delle portaerei per la prima metà della campagna di Guadalcanal. Operò in appoggio a un bombardamento navale dell'aeroporto conteso sull'isola a novembre e, per il resto dell'anno, fu impegnato in missioni di trasporto truppe in particolare in Nuova Guinea. Collaborò all'evacuazione finale delle forze nipponiche a Guadalcanal (febbraio 1943) e, poi, fu riassegnato a compiti di scorta per alcuni convogli diretti in Nuova Guinea dalle isole Palau. In estate partecipò al riuscito sgombero di Kiska e più tardi, in autunno, a quello di Kolombangara nelle isole Salomone. Fu schierato anche per coprire il ripiegamento da Vella Lavella, che generò uno scontro notturno il 6-7 ottobre: devastato da granate e almeno un siluro, colò a picco con il comandante e metà equipaggio.