Italian politician and jurist
Massimo Severo Giannini (8 March 1915 – 24 January 2000) was an Italian politician and jurist. He was Minister from 1979 to 1980.[1][2][3][4][5][6][7] He also was a member of the Accademia dei Lincei and vice president of the Higher Council for Cultural Heritage.
- ^ Governo Italiano - Il Governo Informa
- ^ Carniti E Gattai Tra I Nuovi Eletti Dell'Assemblea - Repubblica.It » Ricerca
- ^ GEOPOLITICA.info - Approfondimento sugli assetti geopolitici mondiali - sviluppo e globalizzazione Archived 2012-07-31 at archive.today
- ^ Sabino Cassese, Il politico, il riformatore, lo studioso, in Mondoperaio, n. 11-12/2015, p. 31.
- ^ Cesare Pinelli, Lavare la testa all’asino, in Mondoperaio, n. 11-12/2015, p. 35: la sua proposta di autogoverno ruotava intorno alla regione
vista come “organo dello Stato fornito di autogoverno, nel
senso che i funzionari della regione avrebbero lo stato giuridico
dei funzionari dello Stato, pur essendo elettivi. In altre parole
si tratterebbe di trasportare da noi l’istituzione delle contee
anglosassoni”. Più in generale, delle sue proposte "sono testimonianza la relazione
che presentò al congresso fiorentino del partito socialista dell’aprile
1946, e la conseguente mozione, anche questa da lui
redatta: due atti con cui si definiva la linea del partito" socialista all’Assemblea
Costituente: Sabino Cassese, Il politico, il riformatore, lo studioso, in Mondoperaio, n. 11-12/2015, pp. 29-30, dove si prosegue ricordando che sia la relazione sia la mozione concludevano affermando che
la forma di governo proposta non era né parlamentare, né presidenziale,
né assembleare, ma “una nuova forma di governo,
che muove interamente dal popolo (capo dello Stato – assemblea
– governo – tribunale costituzionale), il quale è raccordato
allo Stato dagli enti locali e dall’autogoverno, dai partiti e
dagli organismi di autogoverno del campo dell’economia”.
- ^ M.S. GIANNINI, Intervento, in Il pensiero giuridico di Carlo Lavagna (1996), in Scritti, X, Giuffrè, 2008, p. 83, ove proseguiva motivando così: "... perché se diciamo che fonda
la democrazia ciò è accaduto in quanto si è avuta, da tutti,
un’interpretazione, un’applicazione che oggi ci fanno dire che
in questa parte della Costituzione, bene o male, è delineato
uno Stato democratico”.
- ^ Si veda pagina 8 di questo documento